La settimana scorsa ti ho detto che ti avrei parlato del funzionamento degli scaglioni Irpef.
L’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) è un’imposta che tutti noi paghiamo sullo stipendio o sui redditi che ricaviamo da altre attività.
Ma come funziona esattamente?
Te lo spiego in questo articolo cercando di essere il più potabile possibile.
Innanzitutto, cosa sono gli scaglioni IRPEF?
Immagina l’IRPEF come una scala:
ogni gradino rappresenta una fascia di reddito, e ad ogni gradino corrisponde un’aliquota (percentuale) d’imposta diversa.
Più alto è il reddito, maggiore sarà l’aliquota e, di conseguenza, l’imposta da pagare.
Per semplicità te la ripropongo qui di seguito.
Ad oggi (ottobre 2024 ndr) gli scaglioni sono così suddivisi:
Il primo fino a 28.000 € è il 23%,
il secondo da 28.001 a 50.000 è il 35%
e il terzo da 50.000 € in su è il 43%.
Come funzionano sti benedetti scaglioni nella pratica?
Prendi carta e penna perché dovrai seguirmi passo passo.
Il flusso da seguire è questo:
Calcola il reddito imponibile.
Prendi il tuo reddito complessivo e sottrai tutte le spese deducibili (di spese deducibili te ne parlerò nei prossimi articoli)
Quindi per renderlo più semplice possiamo scriverlo così:
Reddito Lordo – Spese Deducibili = Reddito Imponibile
Calcola l’imposta lorda
Per calcolare l’imposta lorda devi applicare al reddito imponibile (che abbiamo trovato prima) le aliquote IRPEF corrispondenti agli scaglioni come riportato qualche riga più su.
Otterrai cosi degli importi (1 se hai un reddito imponibile inferiore a 28 mila €, 2 se hai reddito imponibile inferiore a 50mila € e 3 se lo hai superiore a 50mila) che sommati tra loro ti daranno l’imposta lorda che dovrai versare allo Stato.
Calcola l’imposta netta
L’imposta lorda potrai aggredirla ancora con le spese detraibili (come per le spese deducibili te ne parlerò in modo completo nei prossimi articoli)
Ma perché esistono gli scaglioni?
Perché vista così sembrerebbe la classica complicazione di cose semplici.
Il sistema degli scaglioni in realtà, è nato per rendere il sistema fiscale progressivo che in parole semplici significa:
far pagare più tasse a chi ha redditi più alti e meno tasse a chi ha un reddito più basso.
Ora però passiamo dalla teoria alla pratica con un esempio e facciamolo passo come descritto sopra.
Supponiamo che Marco Rossi nel 2024 abbia avuto un reddito lordo di 75.000 euro,
spese deducibili per 15.000 € e spese detraibili per 1.000 €.
Quindi reddito imponibile: 75.000- 15.000 = 60.000€
Marco è in regime semplificato, non in un regime forfettario.
Ti spiegherò cos’è il regime forfettario e le differenze con il regime semplificato nel prossimo articolo riportando lo stesso esempio.
Seguendo il flusso spiegato prima, diventa così.
Scaglione 1:
Sui primi 28.000 euro si applica l’aliquota del 23%.
Quindi, 28.000 € * 23% = 6.440 €.
Scaglione 2:
Sui restanti 22.000 euro (50.000 euro – 28.000 euro) si applica l’aliquota del 35%.
Quindi, 22.000 € * 35% = 7.000 €
Scaglione 3:
Sui restanti 10.000 euro invece (60.000 – 50.000) si applica l’aliquota del 43%.
Quindi 10.000 € * 43% = 4.300 €
Sommando le imposte calcolate per ogni scaglione, otteniamo:
6.440 + 7.000 + 4.300 = 17.740 €. (imposta lorda)
Ai 17.740 € ora possiamo togliere le spese detraibili di 1.000 €.
17.740 – 1.000 = 16.740€
Quindi, Marco dovrà pagare un’IRPEF di 16.740 euro su un reddito imponibile di 60.000 euro.
Su questo reddito però dovremo calcolare anche i contributi previdenziali che tratteremo in un articolo dedicato.
Per ora di numeri e abbiamo dati a sufficienza dire.
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