Sempre più spesso negli ultimi anni ho sentito frasi come: ”No, nella polizza di casa mia la copertura contro gli eventi atmosferici non la metto, costa un occhio della testa!”.
Stesso discorso vale per capannoni, negozi e aziende.
È indubbio che gli ultimi anni questa garanzia ha subito importanti aumenti, tanto che molte persone hanno deciso, diversamente dagli anni precedenti, di rimuovere questa garanzia dalle proprie polizze allo scopo di risparmiare.
Negli ultimi 10 anni il numero degli eventi climatici estremi è aumentato non solo di quantità ma anche di violenza. Piogge intense, trombe d’aria e grandinate sono solo alcuni esempi degli eventi climatici che hanno colpito il nostro paese ed hanno provocato ingenti danni. L’ultimo rapporto di Legambiente conferma che, dal 2010 al 2021 ci sono stati 1.118 fenomeni meteorologici estremi che hanno provocato danni nel nostro paese. In media, uno ogni 3 giorni, con una media di 26 vittime all’anno.
Questi danni hanno un impatto considerevole sulle polizze e sulle compagnie assicurative che, dovendo pagare così tanti danni per un periodo così lungo, alcune di loro hanno visto l’intero ramo incendio (la sezione delle polizze che comprende la garanzia “eventi atmosferici”) andare in perdita, dovendo correre ai ripari aumentando notevolmente i premi assicurativi per gli utenti finali.
È quindi importante valutare attentamente i dati prima di togliere questa garanzia dalle proprie polizze, perché se è vero che negli ultimi anni può essere diventata un costo, è altrettanto vero che è proprio l’ingente quantità di danni che provocano questi eventi a renderla più cara.
In fin dei conti possiamo ridurre la scelta ad una semplice regola: lo scopo di una polizza assicurativa è quella di trasferire il mio rischio (in questo caso un possibile evento atmosferico) a qualcun altro, a fronte di un pagamento in denaro. E’ ragionevole pensare che più è probabile che questo rischio si verifichi (e più danni e probabile che provochi) e più alta sarà la quantità di denaro che mi chiederanno per trasferire il rischio.
Di conseguenza l’aumento dei prezzi, se ci pensiamo attentamente, è uno degli indicatori più utili per capire quanto è probabile che questo rischio si verifichi, e quindi valutare il suo acquisto!
Anche per questa garanzia, voglio lasciarti con qualche indicazione che può aiutarti:
- Valuta attentamente l’ipotesi di aumentare franchigie, scoperti e limiti di indennizzo (maggiori info qui) per ridurre il costo della garanzia;
- Presta molta attenzione al capitolo delle esclusioni nella polizza, spesso siamo convinti che un particolare evento sia incluso quando invece non lo è!;
- Valuta se è più utile evitare altre garanzie aggiuntive. Un esempio può essere la garanzia “lastre” che assicura la rottura dei vetri. Facendo un calcolo di quanto costa la sostituzione dei vetri posso decidere di “trattenere questo rischio senza trasferirlo a terzi” evitando così di inserire la garanzia in polizza. In questo modo ho assicurato gli eventi atmosferici (più probabili e più dannosi) a fronte del rischio minore dei vetri (meno probabile e meno costoso);
In ogni caso tutto lo staff di Educazione Finanziaria Certificata è sempre pronto per aiutarti a svolgere analisi di questo tipo e darti tutti gli strumenti utili per prendere queste decisioni in modo consapevole. Puoi scriverci i tuoi dubbi qui. A presto!