Caro utente, continuo il mio lungo ed inesorabile cammino, cominciato il 24/06/22 verso “l’eliminazione” di quei falsi miti che ogni giorno incontriamo sul lavoro, nella vita privata, al bar o in una cena tra amici.  Se capiti su questo articolo e non hai letto da dove tutto è iniziato ti suggerisco di leggere prima questo articolo. Clicca qui!

Oggi è arrivato il momento di trattare la materia FISCO a cui è collegato un falso mito parecchio radicato:

Pago troppe tasse, non mi rimane in tasca nulla!!! Il mio commercialista mi dice che questi sono i calcoli basati su quello che ho guadagnato e non c’è molto da fare.

Ogni anno a giugno arriva l’F24 e per abbassare l’importo che devo pagare di tasse e contributi previdenziali mi devo inventare qualche stratagemma!

Ho perso il conto di quante volte ho sentito questa frase!

Questo mi capita sia in ambito professionale con i nostri clienti, sia in ambito privato con amici e parenti.

Magari con parole diverse ma con lo stesso concetto alla base.

A parte che lo “stratagemma” che si trova spesso non è legale oppure è fiscalmente molto borderline, esponendoti quindi anche al rischio di dover pagare, oltre al dovuto, una sanzione e in alcuni casi anche ad un procedimento civile e/o penale, direi che di cose da dire in merito ce ne siano tantissime.

La prima su tutte è che in realtà l’errore è semplicemente la mancata PIANIFICAZIONE e di voler cercare una soluzione nel momento sbagliato.

Se ci sediamo di fronte al nostro commercialista tra giugno ed agosto di ogni anno mi dispiace dirti che i giochi sono fatti e non sarà possibile modificare quei numeri se non qualche trucco di “contorsionismo fiscale” o a colpi di “ingegneria” fiscale, frutto di strampalate soluzioni spesso poco lecite come detto prima.

Per pagare il GIUSTO carico fiscale e contributivo la soluzione è solo ed esclusivamente UNA e si chiama:

PIANIFICAZIONE FISCALE!

Essere possessori di Partita Iva comporta, indipendentemente che tu sia Autonomo, Libero Professionista, una micro impresa o il titolare di una PMI, fare pianificazione; portandoti cosi verso la trasformazione da lavoratore ad IMPRENDITORE.

Cosa che in Italia spesso non facciamo credendo che l’imprenditore con la “I” maiuscola sia solo il titolare di grosse aziende.

Purtroppo o per fortuna oggi non basta più solo produrre reddito senza curarsi dell’aspetto di pianificazione fiscale come capitava in passato, ma serve un salto di qualità verso il controllo di entrate/uscite, pianificando i passi dei prossimi mesi e/o anni.

E quali sono gli esborsi che incidono di più nella maggior parte dei nostri rapporti ENTRATE/USCITE?

Le TASSE e i CONTRIBUTI PREVIDENZIALI.

Ed è strano vedere come queste due voci spesso, non in tutti i casi ovviamente, vengano SUBITE dal popolo delle Partite Iva non avendone alcun controllo.

Sostengo che è strano perché possiamo sapere alla virgola quanto dovremo pagare nello stesso anno (anticipi) e l’anno successivo (saldo) in base al fatturato che stiamo producendo.

In quanto esistono precisi scaglioni irpef per le ditte individuali o società di persone e aliquote fisse per le società di capitali che definiscono tali importi.

Non dovrebbe quindi risultare una sorpresa!

Purtroppo però, nella realtà di tutti i giorni spesso troviamo che l’uomo chiave lavora come un somaro tutto il giorno per portare a casa il fatturato e che delega a terzi (commercialista e l’impiegata contabile sua dipendente) questa delicatissima area.

Nulla di più sbagliato!!

Sei tu l’imprenditore e se non interessa a te quante tasse devi pagare a chi dovrebbe interessare?

Scusa la durezza di questa domanda ma siamo sinceri: non è la realtà dei fatti?

Qualche settimana fa ho rubato questa citazione ad una Commercialista che definiva la sua categoria in questo modo: “siamo impiegati dello Stato pagati dal cliente”!

Direi che la Dott.essa in questione ha spiegato meglio di me con una semplice frase il concetto che ho sempre sostenuto durante i corsi o negli incontri individuali con i clienti, riguardo all’attività del Commercialista oggi.

Oggi purtroppo il commercialista ha una serie di adempimenti fiscali ravvicinati che non gli permettono, se non in rari casi, di dedicarsi alla consulenza prospettando al cliente le migliori soluzioni per la sua attività.

Affermato tutto ciò, sei ancora dell’idea di delegare al 100% questa fondamentale fase?

Ti assicuro che di modi per pagare il giusto carico fiscale ce ne sono parecchi e tutti leciti.

Andando al sodo del discorso, sennò dovrei scrivere un trattato in merito e non un semplice articolo, cerchiamo di identificare una linea guida.

Innanzitutto chiedi al tuo commercialista di inviarti un bilancino trimestrale per tenere sotto controllo i numeri. NON puoi non averlo!! Come puoi portare la tua nave in porto se sei al timone bendato?

Fissa già gli appuntamenti per incontralo almeno 3 volte all’anno. Due gli incontri fondamentali:

il primo tra giugno e settembre dove devi avere chiara la situazione fino a quel giorno e con una previsione di fatturato dei mesi fino alla chiusura dell’anno; l’altro appuntamento a novembre quando i giochi sono quasi fatti e devi avere il tempo per mettere in pratica soluzioni COERENTI ma soprattutto L E G A L I.

Fatti spiegare cosa è deducibile, cosa è detraibile e per ogni voce in che percentuale.

Chiedi prima di fare degli investimenti, piccoli o grandi che siano, come comportarti e cosa è meglio fare.

Chiedi se ci sono regimi fiscali più convenienti per la tua situazione. Non a chiacchiere ma con dei prospetti riepilogativi che evidenzino i fatti di quel che afferma.

Non aspettare e subire, sii propositivo chiedendo e cercando soluzioni.

Non accettare la frase sentita da noi mille volte: “NO una SRL NO.  Perché se fai una SRL i costi aumentano, la burocrazia diventa molto più impegnativa, devi redigere e depositare i bilanci ma soprattutto renderli pubblici”;

E quindi? che problemi ci sarebbero in merito?

Serve oggettività, non chiacchiere e pregiudizi.

Si stilerà quindi una lista di confronto che metta in evidenza vantaggi e svantaggi per te e la tua situazione, con il vecchio e il nuovo regime fiscale ipotizzato, in modo che TU riesca successivamente a prendere una decisione in modo chiaro e consapevole.

Smettila, lo dico anche in questo caso, di rivolgerti a lui con estrema riverenza, rispetto e in alcuni casi un pizzico di rassegnazione. Educazione e rispetto certamente SI, paura NO!

E’ un tuo FORNITORE e tu da cliente stai cercando un servizio all’altezza in cambio di un compenso stabilito.

Altra cosa importante.

Se oggi fai questi due errori:

lo paghi sistematicamente in ritardo e/o lo tratti come se l’ammontare dei tuoi F24 fosse quasi colpa sua, SMETTI IMMEDIATAMENTE.

Sono decisamente controproducenti! Come tratti tu i clienti che non ti pagano o lo fanno in ritardo accampando scuse per non farlo?

Trova, il più velocemente possibile, un fornitore che ti aiuti a svolgere meglio il tuo ruolo di imprenditore, che sia chiaro nelle sue spiegazioni e non usi paroloni per darsi un tono; un fornitore che ti educhi e formi nella complicata materia fiscale, sia puntuale, ti dia supporto e un servizio di assistenza impeccabile.

Se così non è CAMBIALO!! Smettila di demandare.

Fai dei colloqui e parla con molti altri professionisti. Chiedi quanti clienti ha e quanti (in termine numerico o %) sono simili a te per fatturato o categoria, quanti dipendenti ha, se si occupa di tutto o se ha altri professionisti nello studio che lo aiutano a svolgere il lavoro, se è specializzato su qualcosa in particolare o segue diverse tipologie di cliente.

Insomma informati e non farne solo una questione di PREZZO!

Ogni giorno che aspetti e demandi questa valutazione/decisione butti dei soldi nel cestino, i TUOI soldi, che potrebbero essere indirizzati verso altri obiettivi, investiti nella tua attività oppure per soddisfare te e i bisogni tuoi e/o della tua famiglia.

Non te la senti di fare tutto da solo? I tutor di Educazione Finanziaria Certificata saranno ben lieti di aiutarti nella stesura di un piano e la ricerca di un Professionista che ti aiuti a metterlo in atto.

Ad Maiora!

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