Sapevi che un buon pianificatore, non risparmia quello che rimane dopo aver speso, ma spende quello che rimane dopo aver risparmiato?
Così uno dei massimi esperti Warren Buffet parla a proposito della finanza personale.
Oggi parlare di Finanza Personale è ancora un tabù e, quando si affrontano questi discorsi, le persone pensano immediatamente ad Investire soldi per generare altro denaro.
Questo è un retaggio culturale dato dai bombardamenti mediatici che ormai viviamo quotidianamente da anni. Sedicenti “Guru” che hanno il segreto per farci diventare milionari, Bitcoin e le Cryptomenete… oggi tutto ruota intorno al denaro e a come generarne di nuovo.
I messaggi che ci vengono lanciati quotidianamente sono “Se non riesci a fare soldi è solo colpa tua”.
Non dico che sia sbagliato, o non del tutto corretto, ma credo che prima di cimentarsi in tutto questo serva partire dalle basi, come con la costruzione di una casa si parte dalla fondamenta, così occorre fare anche nella gestione finanziaria personale.
Per fortuna l’educazione finanziaria viene in nostro soccorso.
Come possiamo pensare di risparmiare o investire senza sapere dove finiscono i nostri soldi?
Oggi la tecnologia ci viene in aiuto, fornendoci applicazione, anche gratuite, nella gestione quotidiana delle nostre entrare ed uscite.
Sicuramente ti starai chiedendo perché dovresti farlo. Bè se non lo hai fatto tranquillo, ci ho pensato io per te e ti rispondo immediatamente: DEVI DARE UN NOME AI SOLDI.
Un nome ai soldi?? SI! Hai letto bene… Segnare entrare uscite, ti permetterà di sapere oggettivamente dove spendi i tuoi soldi al centesimo e questo ti renderà consapevole delle tue spese in modo oggettivo.
Ora ti voglio parlare di me e come questa consapevolezza ha cambiato il mio atteggiamento e mi ha permesso di risparmiare soldi.
Quando ho iniziato a tenere il bilancio personale ero un disastro. Spendevo anche più di quello che incassavo senza rendermi conto e il fido in banca lievitava. Poi l’incontro con l’educazione finanziaria mi ha cambiato.
Dopo aver appreso le prime nozioni base, ho scaricato un’applicazione per segnarmi tutte le spese. Inizialmente ero su di giri e segnavo ogni tipo di spesa… poi, dopo un paio di giorni, mi sono arenato: invece che segnarmi la spesa immediatamente la posticipavo, dicevo tra me e me che l’avrei potuta segnare in un secondo momento tanto si trattava di un semplice caffè, ma ovviamente poi me ne scordavo.
Ricorda questo: È semplice segnarsi le proprie spese, ma non è facile farlo. Mi spiego meglio. Prendere il telefono, aprire l’applicazione, annotarsi la cifra spesa, e selezionare la macro categoria relativa è molto semplice, un gesto banale, ma purtroppo non altrettanto facile farlo perché in primis non siamo abituati e perché a volte tendiamo a procrastinare pensando di essere infallibili nella memoria ed invece…
Dopo aver fatto quest’amara scoperta, ho deciso di riprendere in modo schematico l’utilizzo dell’applicazione; la prima regola che mi sono dato è stata che ogni qualvolta affrontavo una spesa mentre pagavo immediatamente dalla tasca sfilavo il telefonino e segnavo immediatamente la spesa. Ed ha funzionato. Gli esperti dicono che l’azione per diventare abitudine deve essere svolta per 21 giorni consecutivi, e con me ha funzionato.
Bene! Abituarsi a segnare le spese è solo il primo mattoncino nella costruzione delle fondamenta, perché poi i dati inseriti vanno analizzati e studiati.
Ma come studiati? Certo… non vorrai mica fare tutta questa fatica solo per annotarsi le spese e poi lasciarle “morire” nel telefonino?
I dati vanno letti ed analizzati per capire dove vengono spesi o più banalmente per dargli un nome e un motivo. Non ti preoccupare, anche qui la mia storia viene in tuo aiuto per aiutarti nella comprensione.
Dopo il mio primo mese di Budgeting, che ripeto non è stato assolutamente facile per me, ho estrapolato i dati e… la voce di spesa “BAR” mi ha colpito particolarmente: 80€ di spesa… non ci potevo credere! Ero pietrificato… il mio corpo era pervaso da sensazioni indescrivibili, rabbia, incredulità, amarezza… mai e poi mai avrei pensato di raggiungere cifre simili con dei banalissimi caffè.
Ora non ti sto dicendo che dovrai vivere privandoti del piacere di bere caffè. Ti sto semplicemente dicendo di prendere conoscenza dei tuoi numeri, almeno per esserne consapevole e non fare come me che, fino ad all’ora, avevo sottovaluto questo aspetto.
Avevo così identificato la mai prima area in modo oggettivo, e successivamente ho iniziato a pormi tutta una serie di domande, che consiglio vivamente anche a te di porti: È necessaria questa spesa? Posso comprimere o tagliare questa spesa? Se spendo solo la metà, cosa posso fare con la restante parte?
Ero diventato consapevole dei miei numeri, e da qui ho deciso l’ammontare della cifra che avrei risparmiato ogni singolo mese. Avevo deciso di ridurre al 50% la spesa Bar, e ogni settimana tramite l’applicazione controllavo l’andamento delle mie spese per questa voce e di stabilire di accantonare 10€ mensili in una forma di risparmio mensile.
Ora ricollegandoci alla massima di Warren Buffet e, alla regola d’oro dell’educazione Finanziaria, un buon pianificatore decide il proprio risparmio prima di spendere i propri soldi. Ricorda:
Reddito-Risparmio = Spesa
Già dopo l’analisi del tuo primo mese di Budgeting potrai decidere autonomamente quali spese comprimere e sarai pronto dal mese successivo ad accantonare i tuoi primi risparmi.
Ti stai già annotando le tue entrate ed uscite? Bè se non lo ancorai fatto segui subito questi istruzioni:
- Scarica un’applicazione gratuita dal play store o da apple store che tenga traccia delle tue entrate ed uscite;
- Inizia ad annotare le spese in modo maniacale;
- A fine mese analizza i dati inseriti ed individua le spese comprimibili;
- Individuate le spese comprimibili, DECIDI quale cifra accantonare dal mese successivo
- Accantona la cifra prestabilita non appena avrai la tua prima entrata del mese e…. Buon Viaggio.
NB: Consiglio Extra non richiesto: tieni questa cifra risparmiata in un posto che non sia il tuo conto corrente principale. Corri sempre il rischio di spenderlo troppo facilmente.
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