Oggi scriviamo risparmio e si legge sacrifico o privazione, ma è realmente così?

E perché oggi si dovrebbe risparmiare? E quanto dovrei risparmiare?

Ho iniziato a farmi tutte queste domande tre anni fa, prima di iniziare a studiare la macro materia definita Educazione Finanziaria.

Analizziamo la parola risparmio dal dizionario Treccani:

risparmiare v. tr. [dal germ. *sparanjan, da cui anche sparagnare] (io rispàrmio, ecc.). – 1. a. Astenersi dall’usare, dal consumare una cosa, o limitarne l’uso e il consumo allo stretto indispensabile, per lo più in vista di future necessità: Sempre con riferimento a denaro, metterlo da parte per le future necessità.

Ora come sempre serve passare all’azione.

La prima cosa che devi assolutamente fare è dare un nome ai soldi e per fare questo devi tenere traccia delle tue entrate e delle tue uscite. Come fai a fare questo? Vai a leggere l’articolo che ho scritto qui.

Avendo bene chiaro in mente la situazione ora sei consapevole della tua posizione personale.

Quello che ti sto dicendo potrebbe sembrarti un’eresia, ma che tua sia un dipende, uno studente, una casalinga, un imprenditore, devi avere un approccio ai soldi come fa un’azienda. Dovrai pianificare al meglio la tua situazione economica finanziaria. Difficile? All’inizio sicuramente non sarà semplice, ma con un pochino di pratica e di perseveranza (ricorda che dopo 21 giorni una nuova azione diventa abitudine), vedrai che ti risulterà molto più facile.

Ora devi assolutamente gestire le tue entrate. Per fare questo hai necessità di darti una regola. Il punto di partenza di tutto il ragionamento è la regola elaborata da Elizabeth Warren, professoressa di Harward che consiste nel suddividere il proprio reddito nel 50% tra i propri bisogni e il 30% dedicato ai desideri e il 20% dedicato ai risparmi. Mi addentrerò successivamente in merito, in quanto ti anticipo già che per seguire la regola d’oro dell’Educazione Finanziaria

REDDITO – RISPARMIO = SPESA

ho dovuto fare un ulteriore passaggio.

Fondamentale è capire che le percentuali variano da persona a persona e ognuno le deve cambiare a seconda delle proprie esigenze. Se sei nella stessa situazione in cui ero io tempo fa e quindi alla ricerca di un metodo per iniziare a risparmiare ti consiglio di seguirla alla lettera.

Vediamo nello specifico la regola, cogliendone pregi e difetti:

Il 50% delle tue entrate deve essere destinato alle proprie spese essenziali quali: affitto, mutuo, bollette, cibo, trasporti e tutte le altre spese cui non si può fare a meno.

Il 30% del tuo reddito deve essere destinato ai tuoi desideri o alle spese superflue (non legate ai tuoi bisogni primari) tra i quali: svago, divertimento, shopping, abbonamenti vari (Amazon, Netflix ecc…) e mangiar fuori.

Infine, il 20% del tuo reddito deve essere destinato al solo risparmio per il raggiungimento di obiettivi.

Ok dopo questa breve teoria scendiamo nella pratica, e ti parlo di me e di come per ogni mia singola entrata pianifico la sua suddivisione.

Il 20 Marzo ho incassato 1.000€ (al netto delle tasse perché sono un libero professionista) e seguendo la regola di cui ti ho parlato avrei dovuto destinare le spese in questo modo:

  • 500€ Spese Essenziali
  • 300€ Spese NON Essenziali
  • 200€ RISPARMIO PER OBIETTIVI

Qui nasce il primo difetto se voglio applicare nella mia vita l’Educazione Finanziaria.

I miei obiettivi mi impegnano ad accantonare 150€ mensili, quindi posso avere 50€ da destinare alle spese NON essenziali.

La mia regola, quindi, per il mese di Marzo è stata: 50% (spese essenziali) – 35% (spese NON essenziali) – 15% (RISPARMIO PER OBIETTIVI) .

Ed è stato qui che ho realmente fatto mio il concetto della regola: quantificare e gestire al meglio le mie entrate.

Il concetto che voglio esprimere è il seguente: devo rendere oggettiva la gestione del denaro e ancor di più devo essere in grado di quantificare i miei obiettivi.

Se fossi un dipendente sarebbe poi più semplice rapportarla e dare una percentuale che sia sempre la stessa. Infatti, se so che il mio stipendio è fissato in 1.400€, le mie spese Essenziali sono 350€, i miei obiettivi cubano per 700€, la regola che andrò ad applicare sarà:

25% – 50% – 25%:

  • 25%: 350€ Spese Essenziali
  • 50%: 700€ RISPARMIO PER OBIETTIVI
  • 25%: 350€ Spese NON Essenziali

Per me libero professionista, il cui reddito varia di mese in mese, non è così semplice, ma l’imprinting che mi ha dato è stato fondamentale.

Possiamo quindi affermare che:

  • conoscere le mie entrate e le mie uscite per Spese Essenziali è il punto cruciale;
  • dare una percentuale a Spese Essenziali, RISPARMIO PER OBIETTIVI e Spese NON essenziali è il vero punto di partenza;
  • applicare costantemente un modus operandi come quello appena spiegato, ti darà l’opportunità di spendere in serenità senza mettere a repentaglio i tuoi piani di vita.

Bene, fatta questa suddivisone ora come posso non spendere i soldi dei risparmi???

Bella domanda, che per tua fortuna mi sono già posto e a cui mi sono risposto semplicemente aprendo più di un conto corrente. Si hai letto bene.

Per aiutarti nel modo migliore a non spendere i soldi accantonati con questa regola, hai la necessità di non vedere i soldi sul tuo conto corrente principale.

Ora per aiutarti a capire meglio racconto come procedo io.

Personalmente per aiutarmi mentalmente ho dato un nome ai vari conti correnti attivi:

Conto A Libera Professione: qui tengo solo i soldi delle tasse

Conto B Spese Essenziali: quelle che generalmente incidono maggiormente sul mio bilancio familiare

Conto C Spese Voluttuarie: qui tengo la percentuale che posso spendere senza sentirmi in colpa

Conto D Spese per il Risparmio per il raggiungimento dei miei obiettivi. Su questo punto però ti consiglio la lettura dell’articolo su come raggiungere gli obiettivi di vita cliccando qui.

Come prima cosa ti suggerisco di fare una ricerca online e ricercare i conti correnti gratuiti.

Secondo consiglio pratico per il conto corrente destinato al “Risparmio” non richiedere Carta di Debito e carta di Credito, in quanto potrebbero indurti a spendere quanto accumulato.

Infine, io utilizzo il conto C come conto da utilizzare quotidianamente. È una questione mentale, ma sapere l’importo che posso spendere mensilmente per le spese essenziali, mi aiuta molto a prendere decisioni sugli acquisti. In questo modo riesco a pianificarli e soprattutto quando sono indeciso se acquistare o meno quella cosa, apro il conto adibito alle spese voluttuari e leggendo il saldo ho la possibilità di prendere una decisione consapevole delle mie finanze.

Bene. Riassumendo le azioni che devi compiere:

  1. Tieni traccia delle tue entrate e delle tue uscite;
  2. Adotta e fai tua la “Regola D’oro”;
  3. Apri almeno 3 conti correnti online (possibilmente senza spese) a cui darai un nome preciso;
  4. Destina i soldi ai conti correnti che hai sottoscritto tutti i mesi.
  5. Non demordere, ogni nuova azione diventa abitudine dopo 21 giorni

Con la mia esperienza spero di averti aiutato nella gestione delle tue finanze.

A presto